Non si fa in tempo a mettere in moto la macchina organizzativa per la prossima edizione del Salone Nautico in programma a Genova a Ottobre che la fantasia vola già al 2015. E si perché da quanto è emerso dalle stanze dell’ultimo consiglio direttivo dell’Ucina, riunitosi per riflettere sulla pesante defezione del gruppo Azimut-Benetti e sulla crisi della nautica in generale, è pronta una grossa novità per l’edizione del prossimo anno : anticipare il Salone in primavera tra aprile e maggio. Il cambio di rotta, sollecitato nei giorni scorsi anche dal neo patron del gruppo Ferretti Alberto Galassi, andrebbe in diverse direzioni. Il primo punto è di battere la concorrenza delle concomitanti manifestazioni di Montecarlo e Cannes che da alcuni anni stanno sottraendo pian piano espositori e visitatori proprio all’evento genovese. Il secondo è l’intenzione di sfruttare il flusso di visitatori previsti per l’inizio dell’Expo Milano 2015 che in questo caso potrebbero essere attratti anche dal Salone Nautico.
Da non sottovalutare anche il settore della piccola nautica che sceglie proprio il periodo primaverile per valutare le imbarcazioni da acquistare in vista della stagione estiva. Ma anche la possibilità di creare un ponte con la concomitante Myba Charter Show, un evento che mette in vetrina il parco dei super yacht di lusso e che nella passata edizione tenutasi nell’area del Porto Antico ha riscosso numerosi apprezzamenti. Non mancano però di certo perplessità e interrogativi. L’altra faccia della medaglia potrebbe essere infatti l’indisponibilità in quel periodo di nuove barche e modelli inediti considerato che i cantieri in primavera sono ancora al lavoro. Un duro colpo per la sostanziosa fetta di visitatori che sceglie il salone proprio per ammirare o fare un giro a bordo di prototipi mai visti prima. Vedremo. Se come ormai sembra certo a Ottobre oltre ad Azimut Benetti non figureranno con i loro stand ed esposizioni marchi come Baglietto, Cerri, Perini Navi e Overmarine il problema è molto serio e occorre una vera e propria rivoluzione.