Con la schema approvato dal comitato portuale è in rampa di lancio l’iter che porterà alla tanto attesa rivoluzione del Porto di Genova. Il progetto, come indicato dal presidente dell’Autorità Portuale Luigi Merlo, prevede l’investimento di ben 2 miliardi di euro e si propone di trasformare lo scalo ligure in un un polo mediterraneo finalmente competitivo e all’avanguardia. Il piano sarà impreziosito dall’atteso progetto “Blue Print” di Renzo Piano (foto @LaRepubblica). L’architetto genovese, a 22 anni di distanza della realizzazione dell’area del Porto Antico, è pronto a regalare alla sua città il riassetto del waterfront nella zona industriale del porto. Per chi ancora non lo sapesse il waterfront verrà trasformato in un agglomerato di ponti e isolette innestate lungo un canale d’acqua di circa 2 km e largo meno di venti metri. A completare l’opera verranno realizzati inoltre un strada pedonale-panoramica parallela alla sopraelevata, uno spazio riservato ai cantieri di riparazioni navali e una nuova torre piloti.
Secondo quanto riportato dal The Medi Telegraph l’intervento, che occuperà un arco di tempo non inferiore ai 10 anni partendo nel 2016, seguirà questo schema: interramento del porticciolo Duca degli Abruzzi nell’area del Molo Giano, scavo del canale e abbattimento degli edifici non più utilizzati quali il Nira e il Padiglione C nella zona della Fiera che verrà in definitiva circondata dall’acqua. Saranno realizzati inoltre nuove palazzine residenziali oltre agli spazi riservati per nuove attività commerciali e turistiche. Le strutture infine, secondo i disegni di Renzo Piano, saranno tutte orientate alle compatibilità ambientali e all’utilizzo delle risorse naturali come soffitti e pareti verticali ricoperte da una folta vegetazione e lo sfruttamento dell’energia del mare per alimentare pompe di calore e climatizzatori.